lunedì 5 maggio 2008

ecocentro nel Torente Sarzana

L'amministrazine di Voltago Agordino vuole creare un ecocentro nel Torrente Sarzana. Stiamo cercando di fermare questo progetto.

Per questo motivo abbiamo preparato la presente lettera per rendere noti i fatti

Frassenè Agordino, martedì 22 aprile 2008, Earth day - il Giorno Internazionale della Terra


Oggetto: realizzazione discarica-ecocentro in località Via Laghetti a Frassenè Ag.


Da tempo ormai si sente parlare della realizzazione della discarica controllata ovvero, impropriamente, ecocentro, in località Via Laghetti a Frassenè Agordino, comune di Voltago Agordino in provincia di Belluno. Con la presente si vogliono esporre alcune elementari considerazioni che si ritengono importanti soprattutto nel caso specifico cioè quando nel territorio comunale si vanno a proporre e realizzare strutture altamente invasive dal punto di vista ambientale.
Innanzitutto vogliamo sottolineare lo scarso o meglio nullo coinvolgimento della popolazione in fase preliminare. Non si è infatti dato spazio alla voce popolare attraverso discussioni pubbliche, forum, o tavole rotonde che in questo caso sarebbero state opportune e necessarie. Non si è sentito il parere delle associazioni volontaristiche che operano sul territorio e nemmeno degli ormai pochi operatori turistici rimasti. L’amministrazione comunale, non ha ritenuto importante valutare l’effettiva opportunità di realizzare la discarica, oppure lo ha fatto senza una vasta consultazione popolare, che sarebbe stata più che mai necessaria, ma costruendo la decisione su un paradigma di base che riteniamo viziato da pregiudizi dovuti alla scarsa valorizzazione della cultura autoctona propria del nostro territorio e del nostro tempo.
Altra considerazione è relativa alla location della struttura. Riteniamo infatti che il sito proposto dall’amministrazione comunale sia improponibile per l’altissima vulnerabilità ambientale, infatti si trova all’interno dell’ alveo del Torrente Sarzana e ciò rappresenta un fattore di rischio molto alto.
Inoltre il sito è caratterizzato da un bedrock paleozoico molto particolare che costituisce la base della successione stratigrafica dolomitica che quindi dovrebbe essere valorizzato in ben altro modo che non realizzando una discarica proprio nell’alveo del torrente. Ancora vogliamo sottolineare che proprio nei pressi del sito ci sono bellissimi massi erratici wurmiani che rappresentano gli eventi geologici più recenti del nostro pianeta che quindi dovrebbero essere tutelati e valorizzati e non umiliati e ridotti a rango di sito insignificante tale da meritarsi la collocazione a discarica.
Ancora per essere precisi nei termini, a livello etimologico e semantico, è scorretto chiamare una discarica ecocentro infatti lo stesso non si trova in posizione geometricamente centrale rispetto agli abitati e non ha nulla di ecologico in quanto l’etimologia di eco è tutt’altra (dal greco oikos ambiente-casa). Ecocentro sono le oasi ambientali, le riserve, i centri naturalistici, i musei naturali ma non certamente gli accumuli di rifiuti. Ma se davvero le parole non hanno più significato allora perchè non chiamare la discarica come Casa Giardino? Per quanto l’evoluzione semantica della parola possa esser varia il concetto in concreto è sempre lo stesso: discarica!
Il sito si trova inoltre a pochi chilometri dal confine del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e sarebbe un‘ ideale porta di ingresso al Parco, con sentieri tematici naturalistici e geo-escursionisti.
Ancora facciamo presente che nei pressi della prevista discarica ci sono delle strutture residenziali e a circa 200 m il bellissimo parco Laghetti ora purtroppo chiuso ma che si auspica possa ritornare presto un’ importante attrazione turistica ed ambientale del nostro paese.
Da qualche anno da parte dell’associazione culturale Aryos, con sede presso il Rifugio Scarpa, sono organizzate manifestazioni culturali che hanno lo scopo di divulgare le scienze naturali e valorizzare il territorio locale proprio partendo dalle peculiarità naturalistiche, grande ricchezza di questo territorio. Ribadiamo quindi l’importanza della difesa del territorio e soprattutto di quei siti che presentano particolarità naturalistiche non comuni come nello specifico della località in causa, da dove potrebbe partire un affascinante percorso escursionistico tematico che attraversa 250.000.000 di anni di storia geologica del nostro pianeta, partendo dalla base paleozoica rappresentata dalle rocce metamorfiche visibili in sito fino ad arrivare ai piedi del Monte Agner dove invece si impongono in tutta la loro imponenza le dolomie Ladiniche. Riteniamo opportuno dare la priorità a questi temi piuttosto che ad altri argomenti a sostegno della necessità di collocare una discarica proprio in un sito cosi particolare.
L’amministrazione comunale non ha ancora rese pubbliche le spese di questa operazione che ragionevolmente impegneranno il comune e la popolazione per diversi anni per rientrare del denaro speso ed ancora ci chiediamo quale sia l’onerosità di manutenzione della struttura stessa una volta realizzata.
La location scelta dall’amministrazione è un luogo inadatto anche perché la strada di accesso esistente non è idonea al traffico veicolare dei caratteristici mezzi a servizio di queste strutture, mezzi in genere pesanti rumorosi ed inquinanti che dovrebbero attraversare tutto il paese con conseguente disagio soprattutto a quanti abitano lungo Viale della Vittoria, Via Villa e Via Laghetti. La strada di Via Villa e Via Laghetti non ha marciapiede ed un traffico pesante potrebbe aumentare il rischio di incidenti per i pedoni che percorrono la strada.
Non secondario è l’impatto visivo della struttura, che così come collocata sarà visibile sia dalla strada di Via Laghetti, dalle due strade forestali e dai sentieri limitrofi. Vedere dei container ed accumuli di materiali di vario tipo in un sito cosi interessante, crediamo sia del tutto inopportuno.
Le considerazioni che si potrebbero fare sono molte ma crediamo che quanto esposto sia sufficiente per chiedere all’amministrazione comunale che si scelga un altro sito più idoneo a questo tipo di intervento e che abbia queste caratteristiche:

Lontano dal centro abitato.
In posizione centrale rispetto alle frazioni servite.
Servito da strade idonee ad accogliere il traffico veicolare prevedibile.
Lontano da corsi d’acqua onde evitare rischio ambientale.
Lontano da siti di valenza naturalistica e turistica.
Limitato impatto visivo.

Per questi motivi chiediamo che si riveda la decisione di creare una discarica (ecocentro?) nel nostro comune e che se proprio si deve fare perchè le strutture limitrofe sono insufficienti (…) si provveda a scegliere un sito più idoneo che a nostro parere può essere localizzato in Località Manzana, tra Frassenè e Voltago. Di fatto quel sito, a differenza del luogo previsto, rispetta tutte le condizioni di idoneità. E proponiamo che dal sito previsto per la discarica in Via Laghetti parta un sentiero tematico che si sviluppa verso le pendici del Monte Agner, illustrando la storia geologica che va dal Paleozoico al Ladinico coprendo un periodo di tempo di quasi 250.000.000 anni, che in quest’area si può “leggere” e possa rimanere un piacevole luogo per le escursioni dei turisti nella frescura del Torrente Sarzana .
Certi di far cosa dovuta, con la presente, lo staff Aryos si rende disponibile per discutere la migliore soluzione con le autorità amministrative comunali.


Lo Staff Aryos

IL PRESIDENTE
Teresa De Marco

IL VICEPRESIDENTE
Lorenzo Cartisano

I CONSIGLIERI
Caterina Dezuanni
Aron Lazzaro
Renzo Martignago
Igino Parissenti
Alessandro Dario Vianello

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